Qual è il piano nutrizionale migliore per uno sciatore? Ecco i principali nutrienti necessari ad affrontare gli allenamenti
Lo sci è il più famoso e diffuso sport invernale e comprende diverse discipline. Tra le più praticate ci sono lo sci alpino e lo sci nordico.
Lo sci alpino include:
- discesa libera
- supergigante
- slalom gigante e slalom speciale
Lo sci nordico include, invece:
- sci di fondo
- biathlon
- salto con gli sci
Ognuna delle discipline dello Sci ha caratteristiche e richieste energetiche particolari. Ecco dunque che è fondamentale conoscerle per valutare l’impegno metabolico richiesto e impostare un piano alimentare che ottimizzi la prestazione, a seconda dello sci praticato.
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Nutrizione e sci: ecco i fattori da tenere in considerazione
ALTITUDINE E TEMPERATURA
Indagata la specialità, è necessario studiare gli altri fattori che influenzano la richiesta energetica nello sci, come l’altitudine e la temperatura. Bisogna, infatti, precisare che all’aumentare dell’altitudine viene spesa più energia e che il substrato utilizzato a riposo tende a cambiare verso un maggior consumo di carboidrati, con importanti conseguenze metaboliche.
La temperatura incide sull’energia consumata: più è bassa e più l’organismo dovrà utilizzare calorie per mantenere costante la temperatura corporea.
Un bravo nutrizionista riesce sempre ad aiutare ogni sciatore a distinguere la temperatura reale, o effettiva, dalla temperatura percepita, ossia quella che sente il corpo. Fattori come il vento, i raggi UV e l’umidità dell’aria hanno un ruolo importante nella percezione del freddo. Per quanto possa essere scontato, utilizzare indumenti tecnici serve proprio per favorire l’isolamento.
IDRATAZIONE
Un aspetto spesso sottovalutato, ma molto rilevante ai fini della prestazione, è il bilancio idrico. In montagna, infatti, vi è una riduzione del senso della sete e un concomitante aumento della diuresi, a causa della vasocostrizione periferica. A favorire la disidratazione vi è un aumento dell’acqua persa, attraverso la respirazione e la sudorazione.
Tutti i migliori nutrizionisti per sci sanno perfettamente che la combinazione di questi fenomeni provoca un bilancio idrico negativo, con ripercussioni sulla performance: per esempio, una disidratazione del 2% può compromettere la prestazione addirittura del 20%, una percentuale molto alta.
Per ovviare a questo problema, può essere molto utile consumare “sport drink”, che rispetto alla semplice acqua sono in grado di mantenere un miglior controllo sull’osmolarità del sangue e provvedere, dunque, ad un adeguato introito di carboidrati.
NUTRIENTI
I nutrienti fondamentali per uno sciatore sono tre: carboidrati, proteine e grassi.
Questi tre nutrienti devono essere attentamente bilanciati tra loro e inseriti con cura quando necessari, al fine di velocizzare il recupero e il miglioramento fisico e muscolare.
Ad esempio, dopo l’allenamento è fondamentale assumere una giusta quantità di carboidrati e proteine. I primi andranno a ripristinare le riserve di glicogeno perse durante l’attività, mentre le proteine ripareranno le fibre muscolari danneggiate.
Nulla deve essere lasciato al caso, per questo è importante affidarsi a un nutrizionista per sci che sia competente per strutturare un piano nutrizionale che fornisca allo sciatore tutti i nutrienti necessari per affrontare gli allenamenti e ottimizzare il recupero. Solo così, infatti, sarà possibile ottenere i miglioramenti desiderati, preparare al meglio la competizione ed affrontarla al massimo delle possibilità.
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