Nutrizionista per Sovrappeso e Obesità - Torino - Riccardo Tudisco

Nutrizionista per Sovrappeso e Obesità a Torino

Il sovrappeso rappresenta un fenomeno in esponenziale crescita e interessa tutte le fasce di età. Il sovrappeso viene diagnosticato quando l’indice di massa corporea (BMI) del soggetto è superiore a 25.

Il corretto regime alimentare per il dimagrimento

L’aumento di peso si verifica quando la quantità di energia introdotta sotto forma di calorie con l’alimentazione supera le reali necessità per svolgere le attività quotidiane. Tale concetto, apparentemente semplice, richiede una conoscenza approfondita della biochimica e della fisiologia umana per essere compreso a pieno.

Per intraprendere un efficace e definitivo percorso nutrizionale per il dimagrimento è necessario innanzitutto capire la causa che ha portato al sovrappeso o all’obesità.
Non è strano, infatti, che pazienti con introiti calorici opposti presentino lo stesso quadro di eccesso ponderale. Per comprendere come sia possibile è importante non limitarsi a ricercare la causa solo nelle calorie, ma considerare anche altri fattori, come quelli metabolici. Solo a questo punto sarà ragionevole pianificare una strategia di intervento personalizzata.

Per impostare un corretto programma per il dimagrimento bisogna valutare tre aspetti, quali:

  • Bilancio calorico
  • Adattamenti metabolici
  • Flessibilità metabolica
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Intraprendi un nuovo stile di vita con una corretta alimentazione

Il bilancio calorico rappresenta il punto da cui partire per strutturare il piano dietetico per il dimagrimento.

Nutrizionista per sovrappeso e obesità: il Bilancio Calorico

Ogni tipo di dieta, dalla più classica a quella più di moda, dalla più blanda alla più severa, si fonda implicitamente sul principio che per dimagrire l’introito calorico assunto con l’alimentazione debba essere inferiore al dispendio energetico.

Sebbene la cura di questo solo aspetto possa risultare sufficiente per soggetti che devono perdere pochi chili, in casi più complessi non basta e l’intervento nutrizionale deve considerarne altri per essere completo ed efficace

Nutrizionista per sovrappeso e obesità: adattamenti metabolici

Nel trattamento del sovrappeso è fondamentale prestare attenzione agli adattamenti metabolici. Questi non sono altro che un meccanismo di difesa del corpo, che risponde a una situazione di carenza abbassando l’energia necessaria per le proprie attività.

Se non esistessero gli adattamenti metabolici sarebbe sufficiente seguire una qualsiasi dieta ipocalorica fino al raggiungimento del peso desiderato. Tuttavia, l’organismo ragiona in termini di risparmio energetico, di conseguenza dopo un primo periodo in cui la dieta funziona si instaurano adattamenti ormonali che portano a quello che viene definito “blocco metabolico”.
Tale blocco spiega come mai, ad esempio, un soggetto che segue una dieta fortemente ipocalorica non riesca più a dimagrire e, al contrario, aumenti di peso appena ingerisce qualche caloria in più.

Gestire la programmazione del percorso nutrizionale

Se non si considerano gli adattamenti metabolici nella programmazione del percorso nutrizionale nel momento in cui sopraggiunge il blocco l’unica risposta possibile sarà ridurre ulteriormente le calorie, assistendo al processo visto sopra, con risultati sempre meno soddisfacenti e un nuovo stallo del peso. La conclusione di questo circolo vizioso è che in pochi mesi la dieta diventa insostenibile sia fisicamente che psicologicamente e il paziente abbandona il trattamento, riacquistando con alta probabilità i chili persi.

Ne consegue che prevedere e gli adattamenti e attuare strategie per gestirli sia fondamentale per il successo del trattamento nutrizionale.

Flessibilità metabolica

La flessibilità metabolica rappresenta la capacità dell’organismo di utilizzare la fonte energetica giusta al momento giusto ed è un indicatore di corretto o scorretto funzionamento del metabolismo. In condizioni fisiologiche il corpo a riposo consuma prevalentemente grassi, mentre durante un’attività carboidrati.
In presenza di inflessibilità metabolica la capacità di cambiare fonte energetica a seconda dell’esigenza è compromessa, di solito verso una dipendenza dai carboidrati. Questa si traduce in un costante bisogno di energia e quindi in un senso di fame continuo.

La flessibilità metabolica è influenzata da fattori come:

  • alimentazione
  • orari lavorativi
  • attività fisica
  • quantità di grasso corporeo

Solo una profonda indagine anamnestica può chiarire il quadro generale e la causa dell’eventuale squilibrio. Ecco perché, in caso di inflessibilità metabolica, l’intervento nutrizionale deve essere dapprima mirato a ciò che viene definito reset metabolico. Esso è finalizzato a correggere il funzionamento dell’organismo, poiché non è possibile impostare un efficace programma per il dimagrimento senza questo presupposto.

Per quanto detto, appare evidente l’importanza di rivolgersi ad un nutrizionista competente per strutturare un piano dietetico efficace e definitivo, che consideri tutti i fattori coinvolti nel processo del dimagrimento e che non tenga conto solo del bilancio calorico, ma anche della gestione dei successivi adattamenti metabolici.

Solo in questo modo sarà possibile ottenere risultati appaganti e duraturi.

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