Intolleranze alimentari: alcuni consigli utili dal Nutrizionista per sportivi - Riccardo Tudisco - Nutrizionista

Intolleranze alimentari: alcuni consigli utili dal Nutrizionista per sportivi

Nutrizionista per Sportivi e Intolleranze Alimentari

Come trattare le intolleranze alimentari con la dieta giusta, grazie ai consigli di un bravo Nutrizionista per sportivi.

In questo articolo parliamo di intolleranze alimentari e in qualità di Nutrizionista per sportivi, ti darò alcuni consigli che potrai mettere in pratica fin da subito per contrastare questo problema.

Partendo dalla definizione, per intolleranza alimentare si intende la difficoltà a digerire un alimento. Alcuni dei disturbi con i quali si può manifestare un’intolleranza alimentare sono:

  • dolore addominale
  • gonfiore
  • mal di testa
  • problemi intestinali
  • nausea e vomito
  • manifestazioni epidermiche
  • ansia
  • irritabilità
  • insonnia
  • stanchezza cronica

Le persone con intolleranze alimentari accusano problemi per anni, cercando una causa e provando ogni tipo di cura, non pensando che tutto possa dipendere da un singolo alimento. Continuando a introdurlo in elevate quantità e per lungo tempo questo singolo alimento si trasformerà in un vero e proprio accumulo di sostanze “tossiche” per l’organismo che, superato il punto limite, diventano ingestibili, portando alla manifestazione del disturbo.

Cosa fare, dunque, quando siamo in presenza di una determinata intolleranza alimentare. Il nutrizionista per sportivi può essere un aiuto valido per creare un regime alimentare corretto e su misura del soggetto intollerante in questione?

Per saperne di più, ritaglia 5 minuti del tuo tempo libero per  leggere questo articolo. Sono certo che, grazie alle informazioni presenti nel paragrafo successivo, troverai subito giovamento. Come sempre, prima di addentrarci nel vivo dell’articolo,  ti ricordo di non esitare a contattarmi, per qualsiasi dubbio o informazione aggiuntiva e a prenotare ora la tua prima visita presso il mio studio. Buona lettura!

Inizia un nuovo percorso alimentare

Nutrizionista per sportivi e intolleranze alimentari: procediamo per step!

Oggigiorno, sempre più persone si convincono di soffrire di almeno una intolleranza alimentare, poiché manifestano un sintomo tra quelli elencati, senza ricondurlo, però, a un’apparente spiegazione clinica. Questo atteggiamento porta a un enorme problema, che in qualità di nutrizionista per sportivi riscontro molto spesso nel mio studio: l’esclusione di un alimento o di un intero gruppo di alimenti.

A peggiorare questo drammatico quadro autodiagnostico si aggiunge la diffusione incontrollata di numerosi test per intolleranze alimentari privi di fondamento scientifico e riproducibilità, che conducono a diagnosi errate (se si ripete il test con un altro macchinario i risultati saranno diversi).

Queste diagnosi portano il paziente a escludere dal suo regime alimentare un gran numero di alimenti per i quali non ha nessun tipo di intolleranza, esponendolo a carenze nutrizionali gravi.

Gli unici test la cui efficacia è riconosciuta dalla comunità scientifica sono due:

  • Il test per l’intolleranza al lattosio
  • Il test per l’intolleranza al glutine

Attenzione! Non sto assolutamente dicendo che siano le sole due intolleranze alimentari esistenti ma solo quelle per cui ci sono test validi per accertarle.

Per queste due tipologie di intolleranza,  il discorso è semplice e lineare:

  • si avverte il sintomo in seguito all’assunzione dell’alimento;
  • si fa il test per indagare l’intolleranza;
  • se risulta positivo si esclude l’alimento dalla dieta.

Per tutti gli altri alimenti la faccenda è più complessa, ma non ti preoccupare, in qualità di nutrizionista per sportivi, adesso, ti darò alcuni consigli pratici che potrai mettere in pratica da subito per stare meglio.

Il miglior approccio per indagare e gestire la presenza di un’intolleranza alimentare è procedere in tre step:

  1. Diario alimentare: segna nel dettaglio cosa hai mangiato nel pasto precedente la manifestazione dei sintomi. Dopo diverse volte che farai questo processo ti accorgerai che qualche alimento è ricorrente, questi saranno i principali indiziati dell’intolleranza.
  2. Esclusione: escludi uno alla volta gli alimenti riconosciuti come possibili cause di intolleranza per trovare quello effettivamente coinvolto nel disturbo. Ad esempio, se hai individuato 4 alimenti, escludi per qualche giorno il primo, mantenendo però tutti gli altri. Se i sintomi in quei giorni non si presentano probabilmente hai trovato la causa dell’intolleranza, se invece i sintomi si ripresentano significa che non è quello l’origine del problema. In questo caso puoi reintrodurlo ed escludere per qualche giorno il prossimo alimento. E così via.
  3. Reintroduzione: reintroduci gradualmente l’alimento che causa il disturbo per capire i tuoi limiti di tollerabilità. Assumi l’alimento in quantità poco alla volta maggiori fino a trovare quella che causa il sintomo. In questo modo in futuro saprai con precisione quanto ne potrai mangiare senza avere complicazioni.

Come puoi capire non è un percorso semplice e immediato, per questo è importante affidarsi a un nutrizionista competente per strutturare una dieta che, da un lato miri all’indagine dell’intolleranza alimentare e dall’altro al mantenimento della salute, scongiurando le carenze che possono presentarsi nel periodo di esclusione alimentare.

Se desideri il mio aiuto, prenota ora una prima visita presso il mio studio. Come nutrizionista per sportivi, saprò impostare un piano alimentare personalizzato fatto apposta per te.

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